19 marzo 2024

Gli Incroci Manzoni

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Affascinante ma forse ancora poco conosciuta, quella degli Incroci Manzoni è una storia che vale la pena di essere raccontata agli appassionati e curiosi del mondo del vino.

La prima, fondamentale questione è: cosa sono esattamente gli Incroci Manzoni? Per rispondere a questa domanda non si può non menzionare il loro ideatore, il Professor Luigi Manzoni.

Professor Luigi Manzoni. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Manzoni

Nato ad Agordo alla fine dell’800, il Professor Manzoni si laureò in Scienze Agrarie all’università di Pisa e proseguì la sua carriera come ricercatore e gentista appunto nella città veneta.

Nell’ambito di un programma di miglioramento genetico della vite, seguito anche alle stragi viticole portate dalla fillossera in Europa nell’800, il professore riuscì a ottenere delle nuove varietà -conosciute appunto come Incroci Manzoni- incrociandone di preesistenti. Tutto questo nella cornice dell’Istituto Tecnico Agrario di Conegliano, la prima scuola di formazione enologica in Italia.

Come avviene la creazione di una nuova varietà?

In questo specifico caso tramite metodo tradizionale, ovvero impollinando il genitore femminile con un prescelto donatore maschile. Gli esperimenti condotti dal professore furono innumerevoli, ma solo alcuni diedero dei risultati tali per cui la nuova varietà fu selezionata e portata a sviluppo.

Naturalmente un lavoro di questo tipo richiese diversi anni; basti pensare che dal momento dell’impollinazione a quello dell’ottenimento del grappolo passano dei mesi. Per non perdere traccia quindi dei vari esperimenti, il professore creò un sistema di “catalogazione” che consentisse di identificare rapidamente la provenienza della nuova varietà. Ancora oggi, ad esempio, il Manzoni Bianco è anche conosciuto come Incrocio Manzoni 6.0.13 dove il 6 identifica il numero del filare sul quale si trovava la plantula, cioè l’embrione della nuova piantina; lo 0 è legato al secondo periodo di studi e sperimentazioni del professore, ed era sempre la cifra in seconda posizione; il 13 la posizione del ceppo sul filare.

Manzoni Bianco

Quali orgogliosi produttori di questo splendido vitigno, non possiamo non dedicare qualche riga a raccontarlo.

Derivante dall’incrocio del Riesling Renano (madre) e Pinot Bianco (padre), è stato scelto tra gli altri per gli alti livelli qualitativi, la buona gradazioni zuccherine e la forte impronta varietale.

A tutti questi pregi si oppone però un grappolo di piccole dimensioni e di non eccessiva fertilità, che ha rallentato la diffusione dello stesso, soprattutto in zone nelle quali si era abituati a grandi rese. Al giorno d’oggi questa varietà è diffusa soprattutto in Veneto, ma è possibile coltivarla anche in diverse altre regioni, essendo un vitigno estremamente adattabile. La sua massima espressione si ha però in terrenti ghiaiosi e sciolti – come nelle Grave di Papadopoli! – asciutti e poveri.

Il Manzoni Bianco può essere considerato una varietà semiaromatica, derivando dall’incrocio con una varietà aromatica, il Riesling Renano. Al naso infatti i profumi dell’Incrocio Manzoni 6.0.13 sono intensi e ben distinguibili. Nello specifico, il nostro Insula si caratterizza per sentori di frutta bianca matura e fiori di campo, con cenni iodati sul finale.

Manzoni Moscato

Altro vitigno al quale siamo particolarmente affezionati è il Manzoni Moscato, ottenuto dall’incrocio dell’autoctono Raboso Piave con il Moscato d’Amburgo.

Il risultato è un vino dall’inconfondibile aromaticità tipica del moscato, dalle note dolci, sostenute dalla freschezza tipica del Raboso. Un prodotto per nulla stucchevole, e che chiama alla beva nonostante la sua dolcezza.

In Tenuta San Giorgio lo abbiamo spumantizzato, rendendolo la bollicina perfetta per accompagnare le crostate di frutta, il panettone, i dolci pasquali e tanto altro.

Gli altri Incroci Manzoni

Tra le diverse varietà incrociate, altre due sono emerse come resistenti e geneticamente appetibili:

  • Incrocio Manzoni 2.15 o Manzoni rosso, derivante dalle uve di Glera e Cabernt Franc/Sauvignon?
  • Incrocio Manzoni 1.50 o Manzoni rosa, da uve Trebbiano e Traminer

Sperando di aver arricchito gli appassionanti con questo affascinante racconto dal sapore veneto, diamo appuntamento al prossimo approfondimento.

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