16 settembre 2022

Focus vendemmia: otto curiosità

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Tra la fine di agosto e la fine di ottobre le cantine vivono l’indaffarato e magico periodo della vendemmia.

Il momento della raccolta è senza dubbio uno dei più intensi dell’anno, ma è anche quello in cui si tirano le somme di tanti mesi di lavoro in campagna.

Abbiamo pensato di parlartene in modo diverso attraverso le otto curiosità che trovi qui sotto. Buona lettura!

Otto curiosità sulla vendemmia

Come si capisce che l’uva è pronta per la vendemmia?

Il momento della raccolta è determinato naturalmente dalla maturazione dell’uva, ma, come si vedrà, questo non è l’unico fattore da considerare.

Uno strumento utile a determinare lo stato di maturità delle uve sono le “curve di maturazione”. Queste vengono realizzate in seguito a prelievi di acini della stessa varietà, effettuati a cadenza regolare nelle settimane precedenti la vendemmia, e ne descrivono principalmente la maturazione tecnologica, fenolica e aromatica.

La maturazione tecnologica è senza dubbio la più importante e considerata di tutte, e descrive il rapporto tra gli zuccheri e gli acidi contenuti nell’uva. Con il passare del tempo, il rapporto si sposta in favore degli zuccheri, mentre diminuiscono gli acidi.

La maturazione fenolica riguarda la componente fenolica dell’uva, cioè le sostanze coloranti e i tannini (questi ultimi nelle uve a bacca nera); la maturazione aromatica infine, ha a che fare con l’accumulo delle sostanze aromatiche negli acini.

Tra gli altri fattori che concorrono a determinare l’inizio della vendemmia vi è senza dubbio la tipologia di uva raccolta; alcune varietà sono infatti più adatte a vendemmie “precoci”, mentre altre raggiungono la loro massima espressione se lasciate maturare in pianta per più tempo.

Ultimo ma non meno importante, bisogna sempre considerare gli obiettivi di cantina, cioè il risultato che si intende ottenere con il proprio vino. Per esempio, se si ambisce ad un vino fresco e di pronta beva, probabilmente la raccolta avverrà tra fine agosto e inizio settembre; mentre nei casi di vini più strutturati, dolci o intensi dal punto di vista aromatico, si attenderanno le settimane successive.

Vendemmia: manuale o meccanica?

La scelta tra i due metodi è influenzata, e a volte dettata, dalla tipologia di terreno; ma non solo.

La vendemmia manuale è necessaria in condizioni di avversità del terreno, in particolare quando le viti sorgono su pendii ripidi. Si opta per questa scelta anche nel caso di specifici sistemi di allevamento della vite, come nel caso della Bellussera.

La vendemmia meccanica è solitamente utilizzata in pianura, quando tra i filari c’è abbastanza spazio e quando i sistemi di allevamento lo permettono. Oggi questo metodo sta prendendo sempre più piede non solo perché le nuove tecnologie consentono di non danneggiare l’uva, ma anche per i benefici in termini di costi che le cantine possono ottenere, e per la crescente carenza di manodopera.

Quanto tempo deve passare tra la raccolta e la pigiatura?

Il minor tempo possibile!

Il rischio principale è che i lieviti indigeni presenti in natura facciano partire delle fermentazioni spontanee e incontrollate che potrebbero danneggiare l’uva, riservando delle cattive sorprese in fase di vinificazione. Il tempo limite comunque dipende dalle temperature e dalla sanità dei grappoli: più è alta la temperatura e meno sana è l’uva, prima sarà necessario procedere alla pigiatura e alle lavorazioni di cantina.

Qual è il clima ideale nel periodo della vendemmia?

Soleggiato e asciutto, con poca pioggia, ventilato e con temperature fresche… il clima che tutti noi sogniamo!

Nell’ultima fase della maturazione sono molto importanti le escursioni termiche tra giorno e notte; in questo modo l’uva concentra maggiormente gli zuccheri nella polpa e sostanze aromatiche più eleganti nella buccia degli acini.

E il momento migliore della giornata per vendemmiare?

In genere la mattina: nelle ore più calde infatti aumenta la probabilità che l’uva si rovini durante il

trasporto in cantina. C’è anche chi sceglie di vendemmiare di la notte, soprattutto nelle zone

in cui le temperature medie sono elevate.

Viene fatta una selezione delle uve durante vendemmia?

Di solito si. Nel caso della vendemmia a mano si riesce a fare una valutazione al momento. Con la vendemmia meccanica è più difficile quindi generalmente se ci si accorge che una vite da dei problemi, i grappoli vengono scartati in precedenza.

Il cambiamento climatico sta incidendo sulle tempistiche della raccolta?

Sì. La vendemmia oggi inizia in anticipo rispetto a qualche decennio fa, proprio perché il caldo porta a una maturazione precoce dei grappoli che – in qualche caso già a metà agosto – possono essere già pronti per essere raccolti.

Cos’è la vendemmia tardiva?

Come suggerisce il nome, si tratta della vendemmia effettuata successivamente al periodo classico della raccolta, quella quindi che lascia i grappoli in appassimento sulla pianta.

L’obiettivo è di aumentare la concentrazione zuccherina all’interno degli acini, e infatti i vini che se ne ricavano sono i passiti, i muffati o gli icewines.

Ora che sei giunto fino a qui…

Adesso sì che sei un vero esperto di vendemmia!

Ma forse sei come noi e non ti accontenti; se vuoi saperne di più…

Continua il tuo viaggio con noi!

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Alla prossima!

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